Come diventare freelance
 |  | 

Da economia al digital marketing: Come sono diventato freelance grazie alla community

Da studente di economia a freelance nel digital marketing. Ecco come lo sono diventato grazie alla Community di start2impact.

Il 3 maggio 2019 usciva sul canale YouTube di Marcello Ascani il video che quasi tutti, all’interno della Community, avranno sicuramente visto: Come trovare lavoro in una Startup?

Quel giorno, come mia consuetudine, mi sono seduto a tavola per il pranzo, ho aperto l’app di YouTube e ho fatto click sul video che più attirava la mia attenzione.

“Buongiorno ragazzi, benvenuti in questo nuovo format del mio canale che si chiama: “Imbucato in…”

Ancora non lo sapevo… Ma da quel momento la mia vita sarebbe cambiata!

Il mio percorso: da studente a freelance

Federico D'Angelo freelance

Mi presento: mi chiamo Federico, ho 24 anni e vivo poco fuori Torino. 

Da quando ho memoria, sono sempre stato un gran viaggiatore. 

Da Bali a New York, dal Kenya allo Sri Lanka, mi è sempre piaciuto immergermi in culture anni luce diverse dalla nostra e, piuttosto che visitare musei o luoghi iper-turistici ed inflazionati, preferisco camminare senza meta per le vie di una città, mescolarmi tra la gente del luogo, mangiare il cibo tipico rispettando le usanze locali e dormire nelle guest house o negli ostelli con meno comfort possibili, perché si sa… È proprio dagli imprevisti che nascono i ricordi più belli.

Ma cosa c’entra tutto questo con start2impact e il mondo del digitale?

Facciamo un passo indietro e arriviamoci step by step:

Fin da quando ero piccolo, per mia indole personale, non mi è mai piaciuto adattarmi troppo ai canoni imposti dalla società odierna.

Non fraintendermi, non sono un anarchico o un anticonformista, semplicemente sono convinto che il “eh ma è quello che fanno tutti” spesso sia solo una scusa per non uscire dalla propria zona di comfort.

Lavorativamente parlando, questa mia inclinazione si è sempre manifestata nel desiderio di voler trovare un lavoro che mi piaccia e che mi lasci del tempo da dedicare alle mie passioni o perché no, che possa diventare anch’esso una mia grande passione.

E se sul mercato non trovo nulla di simile?

Nessun problema, allora vorrà dire che il lavoro, invece di cercarlo, provo a crearmelo!

Purtroppo, però, il percorso scolastico tradizionale, da questo punto di vista, non mi ha mai aiutato particolarmente. Ero uno studente nella media. I voti erano buoni e in famiglia erano tutti contenti.

Ma dalla fine del quarto anno di liceo ho iniziato a percepire che qualcosa non stava funzionando: non avevo ancora identificato una carriera che volevo realmente intraprendere e la scuola non mi stava dando il giusto supporto nel prendere una decisione.

Diplomati con un buon voto, frequenta la triennale, poi la magistrale. Dai il 110% di te stesso e vedrai che qualche azienda ti noterà!

Questo è quello che mi dicevano tutti, e così ho fatto (o almeno, ci ho provato).

Gli anni dell’università

Studiare all'università

Una volta diplomato, ho scelto l’università da frequentare.

Economia e Statistica per le Organizzazioni: un indirizzo nuovissimo e unico in tutta Italia che aveva come obiettivo quello di fondere l’Economia Aziendale con gli insegnamenti forniti nelle facoltà di Statistica, così da venire incontro alle reali richieste delle aziende italiane e assicurare ad ogni studente volenteroso un futuro roseo e un’occupazione ben retribuita.

A parole, sembrava bellissimo…

Sfortunatamente non è stato così: ho passato i successivi tre anni della mia vita tra curve di domanda e di offerta, panieri di beni messi a confronto, varianze e medie aritmetiche o geometriche.

Tutte lezioni teoriche, niente pratica. 

E nel frattempo, le mie speranze di trovare un lavoro che mi potesse appassionare, oltre che darmi da mangiare, si facevano sempre più vane.

Proprio per questo motivo, con l’università ho iniziato a tirarla per le lunghe… 

Arrivato al terzo anno le cose andavano sempre peggio: mi mancava la motivazione e ogni esame diventava un’odissea. 

L’unica certezza, in quel periodo, era la mia volontà di non demordere e realizzare il mio sogno.

Mi ero posto un obiettivo e volevo raggiungerlo!

Iniziai dunque a guardarmi intorno deciso a trovare quell’alternativa anticonvenzionale che mi permettesse di ottenere i risultati anticonvenzionali che tanto desideravo.

E in questo, il Digital è stato la mia salvezza!

Il primo contatto con il mondo del Digitale

Come diventare freelance

In quegli anni, la mia passione per il fitness e per l’allenamento fisico, mi aveva portato a creare una pagina Instagram che sono riuscito a far crescere con discreti risultati.

Dopo diversi mesi di costante lavoro e dedizione al progetto iniziavano infatti ad arrivare i primi segnali positivi: alla gente piaceva ciò che stavo costruendo e un paio di aziende mi contattarono per stipulare un rapporto di collaborazione.

 Nulla di straordinario eh…

Ma è proprio in quel momento che ho iniziato a comprendere il vero potere dei Social Network

Decisi dunque di approfondire l’argomento, studiare, fare ricerche e, quasi senza accorgermene, sono entrato dentro a un vortice di informazioni che mi appassionavano e mi tenevano ore ed ore incollato davanti al computer.

Video su YouTube, casi studio, post sui Gruppi Facebook di settore… Per la prima volta iniziavo a vedere lo studio sotto una luce diversa: non più come un’attività noiosa che mi veniva imposta da qualcuno, bensì come un metodo per arricchire le mie conoscenze così da permettermi di creare valore non solo per me stesso, ma anche per gli altri.

Ed è proprio in quell’anomalo periodo di cambiamento e di rinascita che mi sono imbattuto nel video di Marcello e da lì a pochi mesi, tutti i pezzi del puzzle hanno cominciato ad andare al proprio posto!

L’incontro con start2impact e l’inizio della mia carriera nel digitale

La community di start2impact

Finiti quei 20 minuti di video ero consapevole di quello che sarebbe stato il mio prossimo percorso di studi.

E così, subito dopo l’estate, a settembre 2019 sono finalmente entrato in piattaforma!

L’idea di studiare da autodidatta gli argomenti a cui ero così appassionato, il pensiero di unire la teoria e la pratica e la consapevolezza di poter sottoporre i miei progetti ad un team di esperti mi elettrizzavano. 

Non ci ho pensato due volte: ho messo da parte tutto il resto e ho iniziato a dedicarmi notte e giorno alle Super Guide.

Settimana dopo settimana macinavo test e progetti: avevo le idee sempre più chiare rispetto al mio futuro.

Finalmente avevo trovato il modo per crearmi un lavoro da zero, un lavoro che mi avrebbe dato la possibilità di aiutare altre persone ad accrescere il loro business tramite l’online.

Un lavoro che non mi legava ad una scrivania o ad un ufficio ma che mi dava la possibilità di muovermi liberamente per il mondo potendo così finalmente unire la mia professione alla mia più grande passione (Spoiler: ci ha poi pensato il covid-19 a tenermi incollato alla scrivania).

Il mio ruolo come Local Ambassador

7 Ottobre 2019: ero in piattaforma da circa un mese, avevo già consegnato diversi progetti ed ero un membro entusiasta e super attivo del gruppo Facebook.

Sembrava un pomeriggio come tanti altri quando, ad un certo punto, mi arriva una notifica da Alessandro, il nostro Community Manager:

“Ciao, sono Alessandro. Come stai?

Ti comunico che ho deciso di selezionarti come Local Ambassador della tua regione!”

Forse può sembrare una cosa da poco… 

Ma io lo considero un ennesimo punto di svolta: da quel momento in poi, infatti, ho scoperto il valore del poter condividere sogni, paure ed obiettivi con persone simili a me. 

Un gruppo di sconosciuti, apparentemente senza nulla in comune, che si ritrovano in un bar del centro e, una volta superati i primi attimi di imbarazzo, cominciano a scambiarsi pareri e consigli.

Grazie a questo ruolo ho finalmente compreso di non essere poi così diverso: il mondo è pieno di persone motivate che i sogni non li tengono nel cassetto ma li scrivono in una checklist da spuntare giorno dopo giorno e, nonostante debba continuare a muovermi controcorrente, ora ho tanti nuovi amici con cui remare nella stessa direzione.

L’approdo nel mondo del lavoro: come sono diventato freelance

Diventare freelance

Come avrai capito leggendo fino a qui, dopo l’incontro con start2impact le cose hanno iniziato ad andare alla grande!

Le nozioni apprese grazie alle Super Guide si sono rivelate davvero utili e i progetti consegnati e corretti dai Coach mi hanno permesso di affacciarmi sul mondo lavoro con un buon bagaglio di esperienza pratica da poter mettere a disposizione di chi ne aveva bisogno.

E così, una volta trovati i primi clienti, a Gennaio 2020 mi sono presentato dal commercialista con le idee chiare: volevo aprire la mia Partita IVA.

A pochi giorni di distanza ho anche iniziato a collaborare con una piccola agenzia romana, gestita da un ragazzo come me, che mi ha preso sotto la sua ala, insegnandomi davvero tanto e con cui sono orgoglioso di collaborare giorno dopo giorno!

Nei mesi successivi, nonostante il lockdown e il periodo di crisi, le cose hanno continuato ad andare bene.

Qualche cliente purtroppo si è perso, ma diversi altri sono arrivati…

Tra questi sono felicissimo di poter citare Riccardo Zanetti, YouTuber di successo, che ammiro per la sua intraprendenza e i risultati che è riuscito ad ottenere nonostante sia così giovane.

Conosciuto tramite start2impact, è un cliente che mi dà la possibilità di sperimentare, mettermi alla prova e lavorare in un team di giovani volenterosi che, proprio come me, hanno voglia di costruirsi una carriera innovativa senza dover necessariamente adottare i canoni standard del “percorso tradizionale”.

Infine, sempre tramite start2impact, da Giugno sono anche Coach della Super Guida di Scrittura, una mansione che mi dà la possibilità di trasmettere agli altri l’amore nei confronti di questo lavoro e, soprattutto, che mi permette di restituire parte dell’immenso valore che ho ricevuto dalla Community e mettere a disposizione un po’ della mia esperienza per aiutare chi ora si trova esattamente dov’ero io qualche tempo fa!

Conclusioni e progetti futuri

Lavorare a Barcellona da freelance

Ad oggi, sono davvero felice di potermi alzare ogni mattina pieno di vitalità e con la consapevolezza che, pian piano, sto costruendo le basi per il mio futuro.

La quantità di sforzi richiesti è davvero alta: la vita del freelance non è tutta rose e fiori.

Ci sono giorni che richiedono anche 10 o più ore di lavoro non stop, ma poco importa… 

Quando il motore di ciò che fai è la tua passione, si riescono a superare anche quegli ostacoli, che all’apparenza sembrano insormontabili.

Dopo solo un anno di studio e lavoro sto ottenendo risultati che difficilmente avrei ottenuto così velocemente seguendo il percorso universitario.

E questa consapevolezza mi riconferma ogni giorno di aver scelto la strada più giusta per me.

Ma, cosa ancora più importante, a Settembre potrò realizzare un altro mio sogno: trasferirmi temporaneamente a Barcellona, città che amo e a cui sono molto legato.

Sarà un periodo davvero intenso, ricco di soddisfazioni ma anche di tante nuove sfide da affrontare e superare.

Il cerchio finalmente si chiude e, per me, è come esser arrivato al termine di un capitolo… 

Ma già non vedo l’ora di iniziare a scrivere quello successivo