Public speaking
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Public Speaking: 5 consigli per migliorare drasticamente

Come puoi migliorare le tue capacità di public speaking? 5 consigli pratici validi per tutti, anche per chi ha paura di parlare in pubblico.

Ecco come essere vincente ai tuoi colloqui di lavoro

Lo so, quegli occhi glaciali fermi su di te non ti piacciono. Ti mettono in soggezione, hai la gola secca, le parole non vengono fuori. Per tua fortuna, non sei l’unico.

Il timore di parlare davanti a un pubblico è una delle paure più comuni al mondo, addirittura più diffusa di quella della morte!

A darti qualche consiglio sarò io, Samuele, un ragazzo di 21 anni che è passato dall’essere bocciato più volte perché alle interrogazioni stava zitto, a rappresentare la sua regione alle Olimpiadi Nazionali di Debate.

Con qualche piccolo suggerimento e un po’ di allenamento riuscirai a superare le tue paure e sfruttare al meglio questa soft skill ormai divenuta indispensabile nel mondo del lavoro.

Un recente studio compiuto su 1.000 datori di lavoro ha evidenziato come le prime cinque abilità richieste siano:

  1. Comunicazione Orale
  2. Capacità di ascolto
  3. Adattabilità
  4. Buone capacità di scrittura
  5. Buone capacità nel presentare

Evitiamo quindi che le nostre paure ci impediscano di raggiungere i nostri obiettivi.

Per migliorare, basta iniziare!

1. Modula la velocità

Come parlare in pubblico

Il ritmo che dai al tuo discorso è la chiave di volta.

L’ansia che si crea durante uno speech è spesso dovuta al desiderio di concludere al più presto la tua performance. Ed è proprio questo che porta a una maggiore velocità della parlata e di conseguenza ad un indebolimento del valore della tua presentazione.

È fondamentale dare importanza alla punteggiatura anche nelle esposizioni orali. Se in una determinata frase in un articolo di giornale avresti messo un punto, nel parlato questo si tramuta in una pausa lunga; più la pausa è lunga, più vuoi dare enfasi a quella frase o parola.

Sei tu, come un arbitro durante una partita, a dettare le tempistiche e l’andamento del discorso.

Vorresti allenarti nel tuo public speaking ma non sai come farlo? Ecco qui di seguito 2 semplici esercizi:

1. Ascolta musica lenta

Se i podisti ascoltano musica veloce, con un alto BPM, per andare più veloce, perché tu non puoi fare il contrario?

Prova a parlare o leggere mettendo in sottofondo una melodia lenta. Inconsciamente rallenterai la velocità di lettura.

2. Sorridi

Può sembrare un consiglio sciocco ma sorridendo allarghiamo la bocca e, di conseguenza, rallenteremo in modo spontaneo.

2. Ascolta podcast

Ascoltare podcast per migliorare il public speaking

Quando vuoi, dove vuoi.

In quanti non sappiamo cosa ascoltare mentre prepariamo il pranzo (anche se sei all’università e devi solo aprire una scatoletta di tonno), mentre siamo sui mezzi pubblici o quando dobbiamo mettere in ordine la stanza?

Uniamo l’utile al dilettevole!

I podcast riguardanti il Public Speaking sono molti e di facile accessibilità. Puoi riempire i tempi morti con vere e proprie lezioni di retorica che possiamo stoppare a casa e riprendere in palestra o per strada.

Non sai dove trovarli?

Spotify, Spreaker, Apple Podcast e Stitcher sono solo alcune delle applicazioni gratuite che potete scaricare sia su Android che iOS.

Il mio preferito è quello tenuto da Patrick Facciolo, dottore in tecniche psicologiche, giornalista e formatore.

Ora il arriva il 3° punto, forse il più importante.

3. Identifica il tuo pubblico

Parlare in pubblico

A chi sto parlando? Che lessico utilizzo?

Sapere a chi ti stai rivolgendo è fondamentale. Come per la stesura di un blog post, conoscere le caratteristiche del pubblico a cui ti rivolgi è un aspetto nodale.

Ok, ma come faccio?

Niente di più semplice, con un po’ di esercizio riuscirai a capire subito:

1. Contesto

Ti rivolgi ad una Scuola?

Stai facendo un colloquio con una piccola-media impresa o con una grande multinazionale?

Prima di iniziare un discorso, studia.

In quest’epoca digitale trovare informazioni è sempre più facile. Impugna il cellulare, googla e attacca!

Ti invito a guardare questo video. Dal minuto 22.15 Federico Sbandi ti regala un metodo interessantissimo per analizzare una qualsivoglia azienda.

2. Cosa vogliono da te?

Perché sei li? Ti hanno chiamato perché vogliono seguire il tuo corso di formazione o perché ti vogliono assumere?

Sei tu che conduci il discorso, dove vuoi arrivare?

3. Qual è la loro esperienza? Che lessico utilizzo?

Come diretta conseguenza dei primi due punti c’è la scelta del registro che si vuole adottare.

Capire quando usare un lessico specifico e quando utilizzarne uno più formale sarà ciò che condizionerà la riuscita o meno del tuo discorso.

4. Prossemica nel public speaking

Prossemica e public speaking

La comunicazione non verbale conta.

L’argomento in questione è incredibilmente ampio e varia da cultura a cultura mi è perciò impossibile creare una guida ad hoc.

Ciò che raccomando è studiare le basi che sono:
Le distanze interpersonali
Errori più comuni durante un colloquio
Prossemica in relazione ai clienti esteri (nella parte finale dell’articolo si citano degli esempi presi da Studi svolti da Edward Hall)

Vi lascio qua di seguito anche la definizione data dalla Treccani:

La prossemica studia il significato assunto, nel comportamento sociale dell’uomo, dalla distanza che l’individuo frappone tra sé e gli altri e tra sé e gli oggetti, e quindi, più in generale, il valore attribuito da gruppi sociali, diversi culturalmente o storicamente, al modo di porsi nello spazio e al modo di organizzarlo.

5. Keep trying

Public speaking esercizi

La pratica rende perfetti.

Avete presente i fratelli Wright? Sì, quelli che hanno fatto volare per la prima volta nella storia un aereo con pilota? Hanno cambiato e rivoluzionato il concetto di “volo”.

Ma io ora ti chiedo: Quante volte hanno fallito?

La risposta è “Nessuno lo sa”.

Perché? Beh, semplicemente perché a nessuno interessa.

Le persone si ricordano solo dei grandi cambiamenti, ci si ricorda di chi ha stravolto il mondo.

Se oggi non ce la fai, ci riprovi domani e il giorno dopo ancora.

Non importa quante volte fallirai. Ciò che conta è arrivare all’obiettivo.

Nulla arriva da solo, prenditi le tue responsabilità. Finisci ciò che hai iniziato. Potrai sentirti ferito, stanco. Potrai perdere qualcosa ma non devi mai mollare.

Se resti fermo non vedrai mai ciò che c’è alla fine del percorso, ti perdi lo spettacolo.



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