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I 5 lavori destinati a sparire (e come prepararsi al meglio)

5 lavori tradizionali che spariranno con l'innovazione e consigli su come fare per prepararsi al meglio

In questo articolo troverai 5 esempi di professioni da sempre ritenute “sicure” che invece rischiano di sparire con l’avvento dell’Innovazione.

Non disperare, anche se il rischio è alto per tutte e 5, esiste una soluzione per prepararsi al meglio ed evitare di finire disoccupati e ve lo sveliamo all’interno del post.

Le professioni che analizzeremo sono:

  • Notaio
  • Consulente Assicurativo
  • Consulente Finanziario – Bancario
  • Perito
  • Avvocato

Fino a qualche anno fa se avevi meno di 25 anni bastava frequentare alcune facoltà universitarie per credere di avere la carriera assicurata.

A parte il fatto che nessun percorso di studi assicura una buona carriera a prescindere – lo sanno bene i laureati che dopo mesi dalla fine del loro percorso di studi sono ancora disoccupati – oggi più che mai orientarsi verso professioni tradizionali può essere fatale per la carriera di un giovane Under 25 per 2 motivi:

  • I mercati sono saturi. 
    Sfornare per anni contabili, commercialisti e chi più ne ha più ne metta ha fatto in modo che oggi ce ne siano più di quanti servirebbero. 
    In particolare nell’avvocatura, l’Associazione Nazionale Avvocati Italiana conferma questo trend.  
    Non è difficile dedurre che concorrere con centinaia di migliaia di persone con le nostre stesse competenze equivale a fallire nell’80% dei casi.

  • Tutte le professioni che si basano su protocolli e attività ripetitive scompariranno quasi del tutto. 
    Le nuove tecnologie renderanno automatico qualsiasi processo basato su degli standard che prima veniva gestito da esseri umani.

Se non vi convincono questi due punti vi potrebbe essere utile un dato: 

Il World Economic Forum parla di una perdita di almeno 7 Milioni di posti di lavoro entro il 2020 – è tra meno di un anno anche se facciamo fatica a rendercene conto – bilanciata da un guadagno di 2 milioni di posti di lavoro.

Qual è dunque la soluzione a questo futuro – che poi tanto futuro non è – così buio?

Essenzialmente restano percorribili due strade per cavalcare l’onda dell’Innovazione e non rimanerne sommersi:

  • Puntare sulle nuove professioni digitali che sono sempre più richieste. In questo modo entrerete in un mercato in cui c’è ancora poca concorrenza e avrete più probabilità di affermarvi e di farlo soprattutto più velocemente.

  • Se proprio vi piacciono i mestieri tradizionali dovete fare in modo di aggiungere delle competenze uniche al vostro curriculum, qualcosa che nessun altro abbia. Questo qualcosa di unico rimanda comunque a competenze digitali che sono indispensabili per sopravvivere nel mercato già oggi.

Ma basta con le chiacchiere, eccovi i 5 mestieri ritenuti sicuri che invece perderanno valore (e come fare per tenersi a galla).

1.  Notaio

notaio

Da sempre il notaio è considerato una delle professioni più sicure dal punto di vista economico e in grado di garantire un discreto status quo.

Perché sparirà? 

Con l’avvento della Blockchain sarà inutile registrare un passaggio di proprietà, la fondazione di una nuova società o qualsiasi altro atto.

Perché?

Perché grazie a questa tecnologia non servirà più un soggetto che determina la validità di un documento, ma verrà tutto garantito in automatico.

Basterà collegarsi con il proprio PC al portale ufficiale dedicato.

Come Prepararsi 

I notai potranno ancora sopravvivere iniziando da adesso a studiare la tecnologia Blockchain e posizionandosi come esperti di tale tecnologia nel settore notarile.

Il fatto che tutto sarà automatico non significa che tutti lo sapranno fare da soli, quindi serviranno consulenti che aiutino i propri clienti durante queste operazioni.

2. Consulente assicurativo

consulente assicurativo

Il calo di richieste in questo settore è già abbastanza evidente oggi. 

Quante imprese assicurative hanno un portale online dove gestire la propria polizza?

Semplice, tutte.

Sapete perché continuano ad esserci ancora esseri umani a gestire le nostre assicurazioni?

Perché il cambio generazionale non è ancora avvenuto

Non possiamo ad esempio costringere i nostri nonni a fare tutto online, sarebbe assurdo e immensamente complesso per loro.

Ma a poco a poco che il tempo passerà, diminuirà anche il numero di consulenti assicurativi, forse fino a rasentare lo zero.

Per farvi un’idea, già nel 2015 Forbes aveva inserito questo mestiere tra i 10 più a rischio di estinzione.

Perché sparirà?

Perché grazie all’Intelligenza Artificiale per trovare la polizza giusta basterebbe inserire dei dati in un software che grazie ad un algoritmo suggerisce la soluzione migliore ai nostri bisogni.

Meno tempo, possibilità di errori pari allo zero e soddisfazione del cliente.

Come prepararsi

La strada migliore da percorrere sarebbe quella di cominciare a studiare Intelligenza Artificiale e le possibili applicazioni nel settore assicurativo per poter ambire a uno stipendio che vada oltre la media e posizionarsi come punti di riferimento del settore.

Un’altra soluzione potrebbe essere quella di traslare dal settore delle consulenze a quello del Marketing Digitale – le compagnie assicurative avranno sempre bisogno di clienti – dello Sviluppo Web, o ancora meglio della Data Intelligence, disciplina che è sicuramente fondamentale in un settore come questo.

3. Consulente Bancario – Finanziario

consulente finanziario

Anche per queste professioni vale lo stesso discorso del consulente assicurativo.

Perché dovremmo affidarci ad un soggetto che potrebbe commettere errori o che nel peggiore dei casi potrebbe far sparire i nostri soldi perché è coinvolto in un sistema di truffe?

Si potrebbe automatizzare in questo il caso il processo tagliando le risorse umane che se ne occupano.

Perché sparirà?

Blockchain, Intelligenza Artificiale, Data Intelligence e Robotica potrebbero rendere inutile questo mestiere. 

La prima perché il giorno in cui le criptovalute come il Bitcoin raggiungeranno un valore enormemente alto, milioni di persone cercheranno consulenza per investire in questo settore e capiranno che non serve necessariamente un intermediario per effettuare delle transazioni economiche.

(Per questo molte banche stanno già creando la propria criptovaluta)

In più, come afferma il nostro Super Coach Gian Luca Comandini, l’invenzione delle criptovalute si basa su un’intuizione molto semplice da comprendere:

“Come possiamo basare la nostra vita su un qualcosa come il denaro, che se rimane fermo perde di valore perché il valore stesso è deciso da qualcun altro?”

Il Bitcoin potrà essere utilizzato da tutti, senza bisogno di garanzie da parte di terzi e nel tempo aumenterà il suo valore, al contrario della moneta.

Perciò molto probabilmente rivoluzionerà il settore bancario a svantaggio di chi non lo prenderà in considerazione e anzi lo guarderà come un nemico che “ruba il lavoro”.

Per quanto riguarda le altre tecnologie citate, come abbiamo visto nel settore assicurativo, le compagnie stanno cercando di offrire le migliori soluzioni nel minor tempo possibile agli utenti, senza rischiare che ci siano errori umani utilizzando app, software o robot.

Come prepararsi

Saremo ripetitivi, ma anche in questo caso studiare Economia all’Università non basta più. 

Bisogna muoversi prima degli altri e inserirsi in settori dove la concorrenza è pari a zero.

Le grandi banche stanno cercando consulenti Blockchain perché si sta creando al loro interno un reparto dedicato allo studio e all’applicazione di questa tecnologia, proprio come esiste il reparto Marketing o delle Pubbliche Relazioni.

Come ci rivela il nostro Super Coach Gian Luca Comandini, questo tipo di figure arrivano a guadagnare anche 150/200.000 euro l’anno

Cifre che tendenzialmente nessun mestiere tradizionale vede ormai più.

4. Perito

perito assicurativo

Non sembra essere una professione attraente per la generazione Z, ma è un’altra di quelle destinate a scomparire con l’innovazione.

Perché sparirà?

Questo esempio è tratto da uno degli episodi della nostra Serie TV sulla Blockchain che ha per protagonista ancora una volta l’illuminante Super Coach Gian Luca Comandini.

Immaginate che tra qualche anno ogni auto potrà essere dotata di dispositivi basati sulla Blockchain che saranno in grado di registrare tutte le attività compiute dalla vettura.

Mettiamo caso che ad un incrocio facciamo un incidente con un’altra auto e ovviamente registriamo dei danni.

Grazie alle informazioni archiviate dal sistema – ossia velocità, il nome della strada in cui eravamo, la posizione, eccetera –  sarà possibile in automatico quantificare il danno e assegnare la responsabilità per abilitare il risarcimento, senza bisogno della supervisione di un perito.

Come prepararsi

L’unico modo per sopravvivere ad innovazioni del genere è cercare di integrare la tecnologia alla necessità delle persone di tessere relazioni umane. 

Cercare di applicare le competenze apprese nel percorso tradizionale alle nuove esigenze del mercato, aggiungendo al proprio bagaglio personale le competenze più recenti sarà fondamentale per rimanere a galla anche in situazioni come questa.

5. Avvocato

avvocato

Chi aspira a una carriera in questo settore più che temere il futuro, deve temere il presente, vediamo in che senso.

Perché scomparirà? 

Secondo il New York Times, l’Intelligenza Artificiale sostituirà l’interpretazione delle leggi fatta da umani, ma è un processo che richiede tempo.

In questo momento, la tecnologia sta aiutando il mestiere dell’avvocatura più che distruggerlo.

Un esempio di ciò è LawGeex, startup che ha creato un sistema di automazione  del processo di revisione dei contratti, in modo da evitare errori umani e far risparmiare tempo ai professionisti.

Il problema più grande, almeno in Italia, è che nonostante tutti sappiano che ci sono troppi avvocati rispetto a quanti ne servirebbero, una gran fetta di giovani si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza anche se non aspira realmente a quella professione, ma tanto per avere un titolo.

La Corte di Cassazione solo qualche anno fa, rilevava per ogni giudice 32 avvocati, contro gli 8 della Francia e i 5 dell’Inghilterra.

Quello che fa sperare è che nello scorso anno, il numero di iscirtti pare essere drasticamente crollato, segnale del fatto che stiamo imparando la lezione con il tempo.

Come prepararsi

L’unica maniera per questo tipo di professioni di cavalcare l’onda dell’innovazione ed evitare di essere sommersi è cercare di non dare valore ai clienti basandosi solo su protocolli, ma fornendo un servizio unico che permetta di diventare insostituibili.

Bonus




Prima di concludere vi lascio un video molto interessante sull’argomento, che mi ha fatto capire quanto il futuro sia più vicino di ciò che crediamo.

È uno speciale del TG1 con Federico Pistono, imprenditore, educatore e autore di libri sul futuro del lavoro, della tecnologia e della società.

Leggere le parole di questo blog post potrà mettervi in allerta, ma vedere all’opera l’innovazione con i propri occhi è sicuramente di più d’impatto.

Conclusioni

robot

Dovrebbe essere abbastanza chiaro che tutto ciò che oggi è una pratica standard,  diventerà controllata da macchine domani. 

Gli unici professionisti che sopravviveranno saranno coloro che daranno un valore unico al cliente e che faranno in modo di non farlo più staccare dal servizio che vendono, che sia digitale o tradizionale o un mix dei due.

Come è possibile allora raggiungere la sicurezza?

Molto probabilmente attraverso queste due soluzioni:

  • Abbracciando la tecnologia e formandosi costantemente sui nuovi trend di mercato (automatico non significa che tutti lo sapranno utilizzare).

  • Dando sempre più importanza all’aspetto umano della propria prestazione professionale. 
    A mio parere, il professionista vincente sarà colui che offrirà il servizio più aggiornato tecnologicamente e migliore dal punto di vista dell’esperienza dell’utente, dando una consulenza di una qualità introvabile altrove.



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