Come trattare gli altri e farseli amici
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Come trattare gli altri e farseli amici: Lezioni imparate

Ecco le lezioni più importanti imparate dalla lettura di Come Trattare gli Altri e Farseli Amici di Dale Carnegie.

Abbiamo spesso parlato di quanto il mercato del lavoro oggi reputi fondamentali non solo le capacità tecniche dei propri candidati, ma anche quelle interpersonali.

Tuttavia affinare queste nostre abilità personali non ci servirà solamente nel mondo del lavoro: ci servirà per tutta la vita.

Uno dei maggiori interpreti di questa filosofia di pensiero fu certamente Dale Carnegie, celebre scrittore ed autore di famosi libri sulla crescita personale: già nel 1936 egli intuì l’importanza dell’arte di “saper trattare le persone” e ne riassunse i principi nel celebre libro Come trattare gli altri e farseli amici.

Ancora oggi, nel 2020, i principi contenuti nel suo trattato sono di fondamentale importanza: anche vivendo in un’epoca digitale le persone vogliono e cercano constantemente “relazioni” all’interno del web e dei social media.

Saper conquistare la fiducia delle persone è quindi di vitale importanza per chiunque.

Vediamo ora alcuni dei punti principali trattati nel libro, e i consigli che ne possiamo trarre.

1. L’arte di saper ascoltare

Libro di Dale Carnegie

È capitato a tutti nella vita di raccontare una propria esperienza o il proprio punto di vista su un argomento e di notare il proprio interlocutore sbadigliare o guardare il proprio smartphone.

La realtà è che mentre la nostra voce può mentire, il nostro linguaggio del corpo no (ecco perché è importante considerarlo durante un colloquio di lavoro).

Sbadigliare o guardare il proprio smartphone sono sinonimi di una cattiva capacità di ascolto e sono atteggiamenti da evitare assolutamente durante una conversazione.

Se immaginassimo di raccontare una fantastica esperienza che abbiamo vissuto ad un nostro coetaneo ed improvvisamente egli si mettesse a guardare il proprio smartphone piuttosto che ascoltarci, probabilmente ci rimarremmo male.

Per essere dei buoni conversatori secondo Dale Carnegie, dobbiamo incoraggiare le persone a parlare di sé stesse e delle proprie passioni.

Più a lungo una persona riesce a parlare dei propri interessi con noi, maggiore sarà la sua fiducia nei nostri confronti.

2. Il grande segreto per trattare con le persone

Come trattare gli altri e farseli amici Dale Carnegie

Che cosa desiderano le persone?

Questa domanda è stata per molti anni la “spina nel fianco” della psicologia.

Dopo anni di studi, l’intero settore ha stabilito che esistono sostanzialmente otto bisogni dell’uomo:

  1. la salute;
  2. il cibo;
  3. il sonno;
  4. il denaro;
  5. la vita;
  6. la gratificazione sessuale;
  7. la felicità dei figli;
  8. sentirsi importanti.

Tutti questi bisogni sono relativamente facili da ottenere, tranne uno: il “desiderio di sentirsi importanti”.

Questo desiderio di essere, di sentirsi e di venir considerati “importanti” è lo stesso desiderio che ha spinto molte persone di successo a perseguire i propri obiettivi.

L’ex presidente degli U.S.A. Abraham Lincoln, rinomato per la sua grande capacità di trattare con le persone, iniziò una celebre lettera con la seguente frase: “a tutti fanno piacere i complimenti”.

Tuttavia è sconsigliato abusarne e ricadere nel comportamento dell’“adulazione”.

Un apprezzamento, ovvero un complimento sincero, è un gesto spontaneo che deve venire dal cuore.

L’adulazione invece è falsa e si limita a risalire le labbra.

3. Evitare la critica

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L’essere umano è tanto smanioso di approvazione, quanto timoroso di critiche”.

Provate ad immaginare l’ultima volta in cui una persona vi ha rivolto una critica.

Ovviamente non vi avrà fatto piacere, seppur l’abbiate potuta considerare costruttiva.

La verità è che a nessuno piace essere criticati per le proprie scelte o per i propri comportamenti.

La critica è inutile poiché pone le persone sulla difensiva e le induce immediatamente a cercare una giustificazione.

Essa è pericolosa poiché ferisce l’orgoglio delle persone, le fa sentire impotenti e suscita risentimento.

Come esprimere quindi il nostro parere senza risultare arroganti o criticando il nostro interlocutore?

Invece di condannare il comportamento di una persona, dobbiamo sforzarci ci comprendere il “perché” dei loro gesti e trovare un metodo per fargli capire che sono sbagliati.

Mai scordarsi che gentilezza e tolleranza suscitano simpatia nei nostri interlocutori.

Conclusioni

Abbiamo capito quanto siano importanti le soft skill nel mercato lavorativo odierno.

Avere un giusto equilibrio di hard skill e soft skill ci permetterà di essere preferiti rispetto ad altri candidati.

Trattare con le persone è una forma d’arte che andrebbe affinata giorno per giorno, sia nella nostra comunicazione online ed offline.

Per ricapitolare quanto imparato dal libro Come trattare gli altri e farseli amici, riassumiamo in pochi punti le lezioni fondamentali:

  • Ascoltare attentamente il nostro interlocutore senza sbadigliare ed evitando assolutamente di guardare il nostro smartphone;
  • Incoraggiare il nostro interlocutore a parlare di sé stesso e delle proprie passioni;
  • Far sentire importante il nostro interlocutore;
  • Non condannare e non recriminare i suoi comportamenti o ideali.



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