moda sostenibile
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Moda sostenibile: cos’è e come trovare lavoro in questo settore

La moda sostenibile è un argomento decisamente attuale. Ma cos’è? È possibile trovare lavoro in questo settore? Vediamolo insieme!

Negli ultimi tempi, il fenomeno del fast fashion ha ormai raggiunto picchi di inquinamento sempre più elevati.

Se non sai di cosa sto parlando, il fast fashion è un modo di concepire la moda che vede coinvolti soprattutto i marchi d’abbigliamento dei centri commerciali e le grandi catene di negozi.

In sostanza, in questa visione d’azienda un capo d’abbigliamento deve essere sostituito velocemente con qualcosa di nuovo.

Non esiste più una linea “stagionale” quanto “mensile” o, addirittura, “settimanale”.

I negozi, in questo modo, possono proporre al pubblico sempre nuove e diverse alternative di vestiti e, il periodo di vendita di ogni prodotto, diventa relativamente breve.

Quest’idea di intendere l’industria tessile, però, non solo causa uno spreco enorme di materiale (perché alcuni prodotti rimangono invenduti) ma per l’ecosistema del Pianeta si tratta di una vera e propria minaccia.

Secondo un articolo de La Repubblica, infatti: “L’intero settore produce emissioni di gas serra pari a 1,2 miliardi, più dei trasporti aerei e marittimi internazionali”.

Fortunatamente, ad oggi, esiste qualcosa che contrasta questi dati preoccupanti.

Si tratta della moda sostenibile.

Ma di cosa si tratta esattamente? In Italia si può trovare lavoro in questo campo?

Andiamo subito a scoprirlo!


Moda sostenibile: cos’è

la moda sostenibile

Secondo Wikipedia, per moda sostenibile si intende: Una realtà basata e composta dall’etica e dalla sostenibilità. L’etica applicata alla moda si riferisce alle condizioni di lavoro e al benessere dei lavoratori. Da un punto di vista sostenibile, invece, ha lo scopo di proteggere l’ambiente”.

In sostanza, si tratta di un nuovo modo di concepire la moda e il design con cui vengono creati i capi d’abbigliamento.

La moda sostenibile non punta sulla quantità di vestiti quanto sulla loro qualità.

Per realizzare indumenti di ogni sorta, infatti, vengono scelti materiali eco sostenibili o con un impatto sull’ambiente decisamente inferiore, sia per la fase di produzione degli abiti che di smaltimento di prodotti di rifiuto.

La moda sostenibile comprende al suo interno tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti:

  1. Progettazione;
  2. Selezione e produzione di materie prime;
  3. Tintura e finissaggio;
  4. Cucitura e assemblaggio;
  5. Imballaggio e immagazzinamento;
  6. Trasporto;
  7. Fine vita e riciclo.

Nell’articolo sulle 9 startup a economia circolare, abbiamo visto come i materiali di riciclo vengono spesso utilizzati nelle aziende che sostengono la moda sostenibile.

Questo non è un caso, perché scelte di questo tipo consentono una riduzione degli sprechi nell’ambito del fashion a favore di un business sostenibile.

In questo modo il concetto di “fashion stagionale” da grandi magazzini viene meno, perché il fulcro della moda sostenibile è quello di confezionare abiti in grado di durare nel tempo, dando vita a una vera e propria innovazione del concetto di moda.

Infine, così come abbiamo visto nell’articolo sul Natale sostenibile, anche il mondo dello shopping d’abbigliamento segue una regola precisa per acquistare con maggiore consapevolezza: la regola delle 7 R.

Queste sono:

  1. Ridurre;
  2. Riutilizzare;
  3. Reinventare;
  4. Riciclare;
  5. Riparare;
  6. Rivendere;
  7. Rent (noleggiare).

Seguendo queste regole, anche noi potremo dar vita a un rapporto con la moda decisamente più etico e sostenibile.


Moda sostenibile e mondo digitale: una collaborazione importante per il futuro

moda sostenibile online

Il digitale, negli ultimi anni, ha ormai affermato la sua presenza in diversi lavori e realtà.

Una di queste, è proprio il mondo della moda.

Ma un settore relativamente nuovo nel mercato del lavoro come quello digitale, può abbracciare un mestiere antico come quello della moda?

Certo che sì!

Anzi, è proprio grazie al digitale se molti e-commerce e startup possono pubblicizzare e investire sulle proprie idee innovative.

Grazie ai social, i blog, le newsletter, infatti, ogni nuova realtà ha la possibilità di trovare il proprio posto nel mondo e far sentire la sua voce.

Venditori e acquirenti godono di una comunicazione diretta: i primi possono rispondere alle domande dei clienti e quest’ultimi vengono aggiornati costantemente sulle novità dell’azienda.

Lo shopping online è ormai alla portata di tutti, questo fa sì che i prodotti creati in maniera alternativa possano essere scoperti facilmente.

Nell’articolo sulle 5 startup green che ti aiuteranno a sostenere l’ambiente, ad esempio, tra le varie realtà elencate c’è una che si occupa di moda sostenibile grazie a un materiale “atipico” rispetto al solito: il pastazzo, ovvero ciò che rimane dopo la spremitura degli agrumi.

In sostanza, si tratta di una vera e propria rivoluzione nel mondo del fashion e, grazie al mondo digitale, è possibile venirne a conoscenza molto velocemente.

Inoltre, una piattaforma di recensioni leader in Europa come Trustpilot, in collaborazione con London Research, ha scoperto che lo shopping di quattro clienti su cinque (82%) a livello internazionale viene influenzato da scelte etiche e, il 31% di questi smetterebbe di acquistare un brand privo di standard etici.

Questo cosa vuol dire?

Vuol dire che, oltre alla questione ambientale, chi sceglie di acquistare sostenibile lo fa anche per supportare le condizioni dei lavoratori delle fabbriche di produzione, che ad oggi sono costretti a ritmi di lavoro frenetici.

Il concetto di moda sostenibile, quindi, non è qualcosa di elitario o poco vicino a noi, anzi, è alla portata di tutti e tutti possiamo beneficiarne.

Il digitale è certamente uno dei fattori che lo ha reso possibile. 

Oltre a consentire una comunicazione e una pubblicità efficaci per le nuove startup, infatti, grazie al digitale sono innumerevoli le nuove tecnologie al servizio di idee innovative.

Soprattutto, al fine di diminuire l’impatto ambientale. 

Ad esempio, C.L.A.S.S. è un ecohub internazionale che si occupa di materiali innovativi e green nel settore della moda sostenibile.

Si tratta, cioè, di un centro ecologico che ha l’obiettivo di fornire strumenti strategici per rendere il mondo della moda e del tessile sostenibile e intelligente.

Ad oggi, C.L.A.S.S. ha creato una nuova area della sua piattaforma chiamata The Smart Tools, che racchiude al suo interno applicazioni, servizi e tecnologie di produzione, strumenti indispensabili per creare nuove collezioni. 

Una collaborazione tra digitale e moda, quindi, è tanto possibile quanto indispensabile.

Ma in Italia abbiamo esempi di realtà che si occupano di questo settore innovativo?

Soprattutto, c’è un modo per poter contribuire e trovare lavoro in questo mondo?

Vediamolo subito!


La moda sostenibile in Italia

fashion and sustainability

La moda sostenibile è presente in Italia?

Siamo pronti a puntare in un consumo consapevole delle risorse?

A quanto pare sì, e non solo.

Sempre secondo La Repubblica: “l’Italia è il Paese europeo più attento alle scelte etiche delle aziende”.

Considerando che nel corso di questo articolo abbiamo visto che per “moda sostenibile” si intende anche il rispetto per la condizione dei lavoratori, si tratta di un’ottima notizia.

Inoltre, in un’indagine condotta da eu.npeal.com, rivenditore di cashmere di lusso, risulta che solo 10 stati europei sono rientrati nella classifica dei migliori paesi in cui fare shopping sostenibile e l’Italia, al momento, si trova al quinto posto.

Un dato decisamente incoraggiante.

Nel nostro Paese, quindi, stiamo facendo passi da gigante e sono molte le realtà che hanno deciso di puntare tutto sul sostenibile.

In questo post che abbiamo pubblicato su Instagram, ad esempio, sono elencate alcune delle startup italiane che si occupano del settore della moda sostenibile.

La passione per il digitale, la voglia di dare un contributo attivo per impedire il cambiamento climatico, chilometri di tessuto recuperati.

Sono tutti esempi positivi di ciò che ognuno di noi può fare per un consumo e un riciclo responsabile delle risorse.

Non dimentichiamo che il settore del fashion, ad oggi, è uno dei più inquinanti al mondo. 

I ricercatori dell’Agenzia europea dell’ambiente hanno inserito la produzione tessile tra le prime cause di inquinamento ambientale su scala globale.

Sapere che in Italia stiamo cercando di dare il nostro contributo, in qualche modo ci fa sentire più tranquilli.

Ad oggi sappiamo che anche se la strada per garantire un futuro sostenibile è ancora lunga, queste startup innovative svolgono un ruolo decisivo per il nostro futuro.


Come trovare lavoro in questo settore?

moda sostenibile italia

Se dopo la lettura di questo articolo vuoi saperne di più sulla moda sostenibile o, in generale, hai una passione per il fashion e vorresti entrare a far parte di questo mondo, sappi che è possibile!

Come abbiamo visto, infatti, il mercato dell’abbigliamento di tipo sostenibile è in continua espansione.

Per cominciare a orientarti in questo settore, innanzitutto, sappi che piattaforme online come LinkedIn ti permettono di entrare in contatto facilmente con chi già lavora in questo ambiente.

E, inoltre, su LinkedIn puoi scoprire se le aziende che ti interessano hanno delle offerte di lavoro attive e mandare una tua candidatura.

Puoi anche cercare eventi legati al mondo della moda sostenibile e cominciare, così, a fare networking.

Non bisogna mai sottovalutare il potere degli eventi dal vivo!

Grazie a questi possiamo conoscere persone con i nostri stessi valori e lasciarci ispirare da loro.

In un post Instagram abbiamo consigliato 5 modi per iniziare a lavorare nell’ambito della sostenibilità, uno di questi è provare un’esperienza di volontariato nel settore che ti interessa.

Quale modo migliore per fare esperienza nel mondo della moda sostenibile e, migliorare le tue competenze, se non offrire il tuo aiuto e farti conoscere direttamente sul campo?

Mettere a disposizione le tue conoscenze e competenze digitali nella sostenibilità, può davvero permetterti di dare il tuo contributo.

L’obiettivo di start2impact, ad esempio, è proprio questo: formare e ispirare i giovani ad avere un impatto positivo sulla società e sul pianeta grazie alle proprie competenze nel digitale e nell’innovazione.

Su start2impact, infatti, hai la possibilità di studiare più Percorsi nel Digitale e fare esperienza Pratica grazie a Progetti che vengono personalmente corretti da professionisti del settore che ti spiegano cosa e come migliorare.

I Progetti Pratici riflettono tematiche a impatto sociale e ambientale, così da aiutarti a capire in che modo puoi utilizzare le competenze che stai sviluppando per fare la differenza, anche solo nel tuo piccolo.

Ad esempio, prima di iniziare a lavorare su un Progetto puoi scegliere un cliente ipotetico con cui collaborare:

  • Un brand di scarpe ecosostenibili;
  • Un’azienda d’abbigliamento second hand;
  • Un e-commerce di carne coltivata;
  • Un brand sulla parità di genere, ecc.

Sviluppando progetti di questo tipo, pian piano creerai il tuo Portfolio da presentare alle aziende per mostrare le tue competenze, anche se non hai esperienza pregressa.

È proprio per questo che tutti gli studenti di start2impact trovano lavoro al termine del percorso: possono concretamente dimostrare cosa sono in grado di fare, con un CV e un Portfolio con competenze certificate da professionisti del settore.

Inoltre, ogni studente a fine percorso ha accesso al Career Service grazie al quale:

  • Impari a scrivere il tuo CV, il tuo profilo LinkedIn e a migliorare la tua propria presenza online;

  • Hai accesso alle offerte di lavoro delle aziende partner di start2impact per cui puoi candidarti;

  • Puoi fare Call 1-to-1 con un HR Manager con 7 anni di esperienza per imparare a creare relazioni con professionisti di aziende in linea con i tuoi valori e interessi;

  • Vieni inserito nella Pagina Aziende, in cui ci sono tutti gli studenti in cerca di lavoro e ogni mese inviamo i loro profili a circa 600 aziende partner per garantire massima visibilità.

Se ti interessa l’argomento, ecco qui un post in cui approfondiamo il Career Service step-by-step!

Ad essere sincera, quando mi sono iscritta a start2impact non avevo le idee chiare.

Non sapevo se sarei riuscita a sviluppare delle competenze nel digitale né se avrei davvero fatto qualcosa a sostegno della società o dell’ambiente.

Ma avere la possibilità di confrontarmi con tutti gli altri studenti di start2impact è quello che mi ha permesso di capire come sfruttare al meglio le mie competenze, mi ha aiutato a crescere e ad avere nuovi stimoli, per usarli a mio vantaggio durante lo studio.

Tante cose possono aiutarci a fare la differenza, anche piccoli gesti.


Conclusione

Spero di averti aiutato a scoprire gli aspetti della moda sostenibile e a capire come trovare lavoro in questo settore.

Tutti siamo responsabili del benessere del nostro Pianeta, per questo credo sia importante appoggiare iniziative e ambienti sostenibili.

Se anche tu vuoi cominciare a capire come farlo unendo sostenibilità e digitale, vieni a scoprire ed approfondire tutti i Percorsi presenti su start2impact!


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