Federica Mutti
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Ispirare le persone a raggiungere i propri obiettivi di vita e di carriera: la mission di Federica Mutti

Brand Strategist e Content Creator, Federica Mutti ispira le persone a raggiungere i propri obiettivi di vita e di carriera.

In questa intervista conosceremo Federica Mutti, giovane Brand Strategist che crea contenuti su Instagram e YouTube dedicati al mondo dell’imprenditoria digitale, del lavoro e della crescita personale e finanziaria, per ispirare le persone a raggiungere i propri obiettivi di vita e di carriera.

È trascorso un anno da quando abbiamo iniziato il nostro viaggio motivazionale, la rubrica in cui intervisto donne di successo in Italia nel settore del digitale, della tecnologia e dell’imprenditoria, che vogliono condividere la loro esperienza per favorire l’empowerment di altre ragazze.

Nell’articolo vedremo quanto la formazione di Federica abbia contributo alla forma mentis della donna che è oggi, quali ostacoli ha superato lungo il suo cammino, cosa fa per seguire i suoi sogni e non smettere mai di crescere.

Inoltre ci spiegherà cosa comporta il suo lavoro attuale, quali sono i suoi obiettivi per il futuro e i consigli che ha per tutte voi.

Iniziamo!

Cosa ha inciso nella sua formazione personale 

Federica Mutti studi

A: Liceo classico. Triennale in Economia e Gestione Aziendale. Master in Marketing e Comunicazione.

Il tuo percorso di studi quanto ha inciso nella donna che sei oggi e perché?

F: Ha sicuramente inciso molto, soprattutto se pensiamo al fatto che la mia idea iniziale era quella di fare il liceo artistico e intraprendere un percorso nel mondo creativo e dell’arte!

Come racconto spesso però, i miei genitori al tempo non appoggiavano assolutamente la mia scelta, e così ho dovuto abbandonare l’idea di un percorso più creativo per re-inventarmi in un altro campo

Dopo il liceo classico, la scelta della facoltà di Economia mi è sembrata quella più vicina al mio desiderio di ottenere gli strumenti per essere capace di “creare qualcosa da zero”.

Inoltre, proprio durante gli anni del liceo, mi sono imbattuta per la prima volta nel mondo Digitale, cosa che mi ha spinto sempre di più ad approfondire il settore del Marketing e della Comunicazione, che ho scelto poi come specializzazione dopo la triennale.

Rimpiango di non aver fatto il liceo artistico ed aver esaudito il mio sogno di bambina?

Assolutamente no!

Sono sempre stata soddisfatta e grata del percorso di studi e professionale che ho affrontato e che oggi mi ha portato a fare un lavoro estremamente creativo e strategico e che amo con tutta me stessa: quello della Content Creator e Brand Strategist

Insomma con il tempo ho trovato il modo di conciliare la mia anima creativa e quella più strategico-economica.

Gli studi possono essere sicuramente un momento di “orientamento” importante nella vita, ma credo che sia assolutamente possibile e comune a tante persone, uscire dal percorso più tradizionale ed esplorare settori professionali nuovi e diversi, trovando (o creandosi!) un lavoro il più possibile allineato con le proprie aspirazioni e competenze.

Nel mio caso è stato proprio così!

Superare la paura per lanciarsi nel mondo del digitale 

Alla fine sappiamo profondamente che l’altro lato di ogni paura è una libertà.
Marilyn Ferguson

Federica Mutti carriera

A: Molte giovani hanno paura di iniziare a creare contenuti online e di proporsi alle aziende perché credono di non essere sufficientemente pronte e competenti.

Tu hai iniziato a esporti a soli 22 anni, prima di terminare gli studi all’Università.

Quali consigli dai alle lettrici che si trovano in questa situazione? 

F: Credo di essere il perfetto esempio di una persona che, per colpa del giudizio altrui e della paura di non essere abbastanza pronta, ha rimandato per anni e anni l’idea di creare contenuti online!

Infatti avevo questo desiderio fin dall’inizio del liceo, proprio quando ho scoperto il mondo del web, del digital marketing e dei social media, ma a causa di tutte le mie paure ho aspettato praticamente 10 anni prima di mettermi seriamente in gioco!

Sicuramente uno dei metodi che per me è risultato più efficace è stato quello di pensare a tutte le possibili opportunità che mi stavo letteralmente perdendo

Ho trascorso tanti anni a frequentare la piattaforma di YouTube come spettatrice, mentre tanti miei coetanei iniziavano a creare video e portavano avanti i loro canali e io non avevo nemmeno il coraggio di premere il tasto “Pubblica”. 

Poi li ho visti crescere e trasformare i loro canali e i loro contenuti in veri e propri lavori e percorsi professionali, e così mi sono detta:

“Fede, hai davvero intenzione di aspettare fino a che non rimpiangerai di non averlo fatto?!” 

Lì allora ho raccolto tutto il coraggio di cui avevo bisogno e mi sono lanciata, perché non riuscivo a sopportare l’idea di ritrovarmi a rimpiangere di non aver iniziato qualcosa a cui tenevo davvero e che mi appassionava ormai da così tanti anni!

A questo argomento inoltre ho dedicato anche un video uscito recentemente sul mio canale in cui ho condiviso altri suggerimenti relativi ad attività e pensieri che mi sono stati utili per cambiare prospettiva e farmi coraggio, magari può essere un ulteriore spunto!

Come ha vissuto un periodo di smarrimento 

A: Nel tuo percorso c’è stato un periodo di smarrimento a seguito di una delusione d’amore, come lo hai vissuto e poi superato?

F: Devo ammettere che nell’adolescenza le delusioni amorose sono state il mio pane quotidiano!

Sembrerà forse strano, ma credo che il campo sentimentale mi abbia insegnato e “segnato” moltissimo, giocando un ruolo fondamentale nell’aiutarmi a diventare la persona che sono oggi: sempre positiva nei confronti dell’oggi e del domani e resiliente nelle sfide e difficoltà.

Le delusioni d’amore (sì, ce n’è stata più di una!) mi hanno insegnato che quando vedi tutto grigio è perché quel grigio è dentro di te, e non fuori

Credo fortemente che ognuno di noi abbia dentro di sé la forza necessaria per rialzarsi da una difficoltà con le proprie gambe e convincersi che, nonostante si stia affrontando una situazione dolorosa o difficile, viverla con positività e spirito di crescita e miglioramento sia il primo passo per superarla. 

A me è successo proprio il 31 agosto 2015 quando, dopo l’ennesima delusione amorosa, sono andata a letto dicendomi: “Domani mi sveglio e sarà un altro giorno, io sarò una persona nuova, pronta a godersi la vita e lasciarsi la tristezza alle spalle.”

Il giorno dopo, il 1 settembre 2015, ho incontrato in modo totalmente casuale quello che oggi è il mio compagno di vita ormai da 5 anni e che non mi ha mai più fatto versare nemmeno una lacrima per amore. 

Non so se credere nel destino, ma sicuramente credo nella forza e nell’energia positiva di ognuno di noi!

Seguire i propri sogni e non smettere mai di crescere

A: Da lavoratrice dipendente a freelance e Content Creator, hai lasciato il posto fisso diventando sempre più imprenditrice di me stessa.

Ci parli del tuo sogno?

Canale YouTube di Federica Mutti

F: Quando ho aperto il mio canale YouTube l’ho fatto con un piccolo motto: “Creare un impatto positivo nel mondo, per se stessi e per gli altri” e questo è il mantra che tutt’oggi mi guida nella creazione dei miei contenuti. 

Sono una persona dall’animo positivo, ormai l’avrete capito, e quindi sono pienamente convinta del fatto che ognuno di noi possa lasciare un piccolo grande impatto o messaggio in questo mondo, in particolare attraverso la realizzazione di una vita (personale e professionale) che desidera e ama realmente.

Credo che al giorno d’oggi ognuno di noi abbia a disposizione tantissimi strumenti per poter realizzare i propri sogni anche partendo da zero (il mondo digitale e dei social media, i programmi di scambio all’estero o volontariato, i viaggi low cost, solo per fare alcuni esempi). 

Insomma i limiti più che fisici o strumentali sono spesso mentali!

Il mio sogno è quello di diffondere il più possibile questa consapevolezza (parola a cui tengo moltissimo) invitando così le persone a costruirsi una vita e un lavoro che rispecchino davvero i loro sogni e valori. 

Perché ho sempre pensato che un mondo fatto di persone che amano la propria vita e il proprio lavoro sarebbe un mondo migliore!

Spero quindi, attraverso la condivisione del mio percorso, di poter offrire sempre di più questo spunto positivo, oltre a strumenti pratici (ad esempio in campo digitale) per poter aiutare chiunque a trovare o crearsi il lavoro dei propri sogni. 

Lavorare come freelance: cosa comporta 

Federica Mutti lavoro

A: Quali sono i pro e i contro del lavoro freelance da casa?

F: Uno dei pro più grandi, che rappresenta anche una forte motivazione che mi ha spinto a lasciare il lavoro da dipendente per diventare freelance, è la libertà di organizzare il proprio lavoro in base ai propri tempi, alle proprie energie e ai propri spazi

Nonostante abbia sempre lavorato con team di persone splendide, in ufficio mi sono sempre sentita un po’ come un “uccellino in gabbia” a causa degli orari e della routine un po’ sempre uguale a sé stessa e poco flessibile.

Cosa che per chi è “creativo”, risulta un po’ stretta!

Inoltre sono una persona che ama il lavoro efficace ed odia le perdite di tempo, perciò a casa da sola mi distraggo molto meno rispetto ad essere in un ufficio open space con colleghi che, per un motivo o per l’altro, spesso ti fanno perdere la concentrazione!

Ammetto però che ogni tanto la solitudine si fa sentire, e forse è questa la controindicazione del lavoro da casa… 

Anche se avere la libertà di spegnere il computer quando lo si desidera per poter raggiungere un amico annulla un po’ questo contro!

Inoltre il mondo freelance tiene molto al concetto di confronto continuo e networking perciò le occasioni di ritrovarsi in compagnia non mancano!

Un’ulteriore sfida dell’essere freelance è la gestione delle proprie finanze e delle tasse, cosa che può non essere immediata per tutti. 

Sicuramente in questo senso suggerisco di organizzarsi al meglio per prendere sempre più consapevolezza delle proprie entrate e uscite e pianificare le proprie finanze.

Questo è fondamentale per vivere il più serenamente possibile un lavoro che comunque ha una forte componente imprenditoriale e quindi di rischio!

A: Sui tuoi canali social hai parlato di burnout, un problema molto diffuso nel mondo del digitale e dell’imprenditoria. 

In che modo tu cerchi di evitarlo?

F: Una cosa che ho iniziato a fare ultimamente è migliorare il mio work-life balance e quindi smettere di lavorare nel weekend

Oggi come oggi preferisco dedicare delle ore in più al lavoro nel corso della settimana, con il pensiero che però durante il weekend potrò staccare completamente e godermi i momenti con il mio ragazzo, con gli amici o per fare qualche gita fuori porta. 

Credo che darsi delle pause (weekend e vacanze) sia estremamente importante per dare la possibilità al proprio cervello di riposare e riprendere il lunedì con le batterie al 100%.

La cosa più difficile infatti non è tanto spegnere il computer ma spegnere quella parte di cervello che continua a pensare al lavoro 24 ore su 24. 

Non è facile ma è per questo che bisogna darsi dei limiti a livello di orari oppure di giorni e, una volta staccato dal lavoro, imparare a vivere consapevolmente i momenti quotidiani come preparare la cena, lavare i piatti, chiacchierare con il proprio compagno o i propri coinquilini, e non alienarsi in quello stato di “pilota automatico” che ci fa vivere sempre sovrappensiero o sotto stress per qualche preoccupazione lavorativa. 

Oltre a questo credo sia altrettanto fondamentale avere uno stile di vita il più possibile sano e bilanciato.

Le mie regole in questo senso sono:

  1. Dormire ogni notte fra le 7 e le 8 ore (il sonno gioca un grandissima componente nei livelli di energia e di stress! Poche ore di sonno = burnout dietro l’angolo!);
  1. Mangiare almeno 4 o 5 porzioni di frutta al giorno;
  1. Bere tanta acqua;
  1. Fare attività sportiva (meglio 3 o 4 volte a settimana e va benissimo anche se è “leggera”);
  1. Uscire di casa per una passeggiata almeno 4 o 5 volte a settimana (soprattutto se si lavora da casa).

Un occhio al futuro

Federica Mutti cosa fa

A: Quali sono i tuoi obiettivi futuri?

F: Come ho già accennato prima, credo molto nel riflettere consapevolmente sulla propria vita e sui propri obiettivi e recentemente ho anche fatto un paio di video a riguardo perciò sono felice di poter condividere i miei obiettivi!

Sicuramente l’obiettivo professionale principale è quello di evolvere sempre di più come Content Creator in modo tale da poter creare contenuti (video, libri, podcast, percorsi, speech…) per tutta la vita! 

Credo che sia il modo per me più bello e completo per adoperare la creatività che mi accompagna fin da bambina e il mio desiderio di diffondere positività e forza a chiunque voglia vivere una vita ad impatto positivo.

Inoltre sento il desiderio di sviluppare sempre di più la mia imprenditorialità creando una vera e propria azienda che abbia come missione proprio quella di aiutare le persone a vivere consapevolmente e positivamente.

Non posso dire molto altro perché è un’idea ancora mooolto astratta e che penso si concretizzerà meglio nella mia mente nei prossimi anni, però è sicuramente qualcosa a cui tengo molto e che spero possa aiutarmi ancora di più nel raggiungere la mia missione e lasciare il mio piccolo messaggio a questo mondo!

(A tal proposito vi lascio il link a un mio ultimo video su come pianificare i propri obiettivi di vita)

A: Secondo te perché nel mondo del digitale ci sono ancora poche donne e cosa possiamo fare d’ora in avanti per cambiare ciò?

F: Credo che uno dei fattori più incisivi in questo senso sia la paura o l’insicurezza di cui abbiamo parlato anche prima e credo che il modo migliore per avviare il cambiamento sia proprio far partire il cambiamento dai noi stesse!

Dobbiamo essere noi le prime a credere in noi stesse, nelle nostre capacità, a non avere paura a metterci la faccia per condividere le nostre competenze o dire la nostra. 

Troppo spesso sento amiche o colleghe “spaventate” o eccessivamente preoccupate di ciò che gli altri potrebbero pensare, e anche se lo capisco, me ne dispiaccio molto. 

Infatti il più delle volte sono tutte paure presenti solo nella nostra testa, che però non hanno un riscontro reale in chi ci circonda!

Alleniamoci quindi ad alzare la mano, dire la nostra, offrire il nostro contributo in conversazioni o attraverso contenuti da noi creati…

Non isoliamoci, lavoriamo in prima persona per fare in modo che qualsiasi campo o settore professionale o di vita sia equamente popolato da uomini e donne. 

Se saremo capaci di trovare il coraggio dentro noi stesse e di infonderlo a chi ci circonda, senza aver paura di “valere meno” o senza lasciarci frenare da qualsiasi tipo di discriminazione (anche se fa male, dobbiamo andare avanti a testa alta!) sono sicura che le cose potranno cambiare.

Conclusioni

In questa nuova intervista abbiamo parlato di paura, smarrimento, insicurezza, e di consapevolezza, resilienza, coraggio.

Abbiamo capito come i limiti siano frutto della nostra mente, non della realtà.

E di come possiamo reagire alle prossime difficoltà, semplicemente rimanendo positivi, come fa Federica!

Alla prossima,

Arianna



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